| The Knight |
| | | Ovviamente sono possibili sia falsi negativi sia falsi positivi. Poi ricordo che lo schifometro in realtà misura soprattutto il tasso di cliché... da quel che ci hai detto di "assassin's apprendice", Wasmher (se mi ricordo bene) è un bel libro ma non brilla per oginalità. Dall'altra parte, penso che skyland (titolo in inglese a parte, ma lì perché l'autore deve essere un tamarro come pochi) non avrebbe un punteggio alto, perché è ORRIBILE ma non banalissimo.
A volte il contesto annulla le parole, ovvio. L'esempio del "principe meccanico" secondo me dice molto, è una bella espressione. E a volte ci sono emerite cantonate e basta - tipo Luk'Janenko - ma ovviamente va applicato con un certo scrupolo. In ogni caso, io faccio sempre questo test a occhio (non sto a contare il punteggio matematico ovviamente) quando compro un libro, e l'efficacia secondo me è davvero sorprendente. Molti dei miei libri preferiti hanno pochissimi punti, quasi tutti meno di 50, mentre i veri orrori in genere sono largamente sopra il 100.
Un'altra nota, rispondendo anche a Katerina. Ovviamente, quelle parole non sono inutilizzabili in assoluto. Voglio dire, ci ho messo "mago" . E se pensassi che nel fantasy non ci vadano i maghi, sarebbe il caso di convertirmi a qualche altro genere letterario, non vi pare? Parole come "giovane" e "mago" hanno pochi punti. Così se sono nel titolo o sono ripetute molte volte finiscono per affossare, altrimenti cambiano poco. Dire "il ragazzo" o "il giovane tizio" non ha nulla di male, ma infatti vale 5 punti. Se chiami il libro "il giovane mago", o se ripeti "coi suoi giovani amici intende formare un gruppo di giovani eroi, fra il giovane guerriero Hthrull, il giovane papaboy phpmukk e tanti altri giovani", beh, allora i punti te li meriti, non ti pare ? Questo perché il protagonista giovane secondo me ha anche una sua ragione d'essere, nelle storie, mentre calcalre la mano sulla giovinezza dei personaggi è un modo per arraffare lettori.
Il Signore degli Anelli è assolutamente un caso a parte. Non si può misurare la banalità sui primi libri del genere: i cliché sono nati da lì . I libri hanno un contesto storico. Se Lovecraft scrivesse adesso, mi lamenterei del suo stile MOLTO più di quanto faccia sapendo che è roba di quasi cent'anni fa. Dopotutto, nel descrivere mostri è della scuola di GL!
Lisse: le parole doppie le conto due volte, sì, per le ragioni di cui sopra - alcune cose sono innocue in sé, ma se insisti ti vuoi male.
Fra Tac: l'inglese (che GL ci creda o no) piace moltissimo anche a me. Però c'è un motivo particolare per cui scrivi quel titolo in inglese? Se è ambientato in un'altro mondo, non esistono né l'italiano né l'inglese, quindi a meno di qualche complessa trasposizione linguistica non ha senso - se è sulla Terra potrebbe averne uno. Riguardo alla parola Cronache, ancora: il libro è un'opera storiografica fittizia? O almeno, c'è un qualunque motivo per cui dovrebbe rappresentare delle cronache? Magari sì. In ogni caso, quando sono in libreria, il tempo di scoprire tutto questo non ce l'ho. Penso "beh, magari ha i suoi buoni motivi, ma mancano altre parole da mettere in copertina nel vocabolario?". Il titolo deve colpire, e spero ammetterai anche tu che "cronache" non colpisce positivamente, fosse solo per riflesso pavloviano post Troisi...!
PEnso a un pò di titoli che mi hanno colpito:
"I Giardini della Luna" (Erikson - ad oggi la mia saga preferita) "Il Principe meccanico" (libro che mi piaceva da piccolo - non un granché, oggettivamente) Tutti gli harry potter tranne il primo (e il primo, del resto, qualche elemento davvero cliché ce l'aveva, lo ammetto anche io che sono un fan :S) "Perdido street station" "La luna è una severa maestra" "A me le guardie!" "neanche gli dei" "Anonima stregoni" (la parola "anonima" contrasta così tanto col cliché "stregoni" da renderlo un titolo positivo, come in "principe meccanico")
Naturalmente ci sono altri libri che mi sono piaciuti, con titoli dimenticabili o anche poco incoraggianti ("l'amuleto di samarcanda", "i guardiani della notte" - anche se và detto che in inglese, per esempio, diventa "la guardia notturna", che è abbastanza diverso. Quale sarà l'originale di Luk'Janenko...?). Però facendo un titolo non si dovrebbe cercare di colpire in positivo il lettore?
Comunque chi si è trovato la propria opera a punteggio alto si consoli, su un mio libro prendo un punteggio ALLUCINANTE dal titolo. Ma infatti riconosco che quel titolo va assolutamente cambiato!
Ciao a tutti!
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