Rassegna(zione) stampa K&P n°1, In verità, in verità vi dicono

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The Knight
view post Posted on 20/10/2009, 17:22




Leggi la nuova Rassegna Stampa qui:

http://knightandprincessspamassacrifantasy...one-stampa-kp-i


Edited by The Princess - 2/12/2010, 18:57

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Rassegna(zione) stampa
 
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139 replies since 20/10/2009, 17:22
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The Princess
view post Posted on 20/10/2009, 17:45




Grazie alla tastiera disastrata del collegio non riesco a mettere faccine e segni di interpunzione decenti, quindi ti accontenti di un telegrafico ti lovvo troppissimo come Eynis lovva Jadifh.
...
Oh, che cavoli. Quella cosa.che.noi.sappiamo.sul.video.del.Ghiro la potevi mettere *rotola*
 
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The Knight
view post Posted on 20/10/2009, 17:50




Eddai, Princess. Non sarebbe pedagogico spiegare proprio tutto al nobile pubblico! Da dove sei puoi usare MSN? Immagino di no...
 
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Galadriel93
view post Posted on 20/10/2009, 19:05




CITAZIONE
Ora capite appieno - anche PRIMA della nostra reccy - perché i suoi libri vengono tenuti nel cellophan? È così evidente! Lei cerca di avvertirci di un’invasione imminente, e la setta massonica degli oscuri manipolatori cerca di tapparle la bocca!

Lady Maltras l'ha preceduta!

CITAZIONE
e occhio a quel che dite, ora)

:ph34r:

Bella rassegna stampa! :D
 
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Senny_89
view post Posted on 20/10/2009, 19:09




Mi sono fermata al 2 video della strazzulla... Che dire... Era immancabile lo zoom sulla fatina ignuda... è diventata quasi più celebre del libro...
Ghirardi sembrava abbagliato da un faro... Sarà che la TV anebbia l'intelletto, oltre che ingrassare...
Gl invece mi ha illuminato la giornata... Così io sarei una che non sa ragionare e sceglie libri di getto, e per di più la mia adolescenza durerebbe a oltranza... che assurdità... beh, ora vado a spalmarmi un po' di crema sui brufoli mentre sgranocchio una barretta di cioccolata, va...
 
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Aealith
view post Posted on 20/10/2009, 20:28




come abbiamo visto i consigli sono stati seguiti pedissequamente :lol:
CITAZIONE
Si parlava di etica, di mito, e di necessità di raccontare storie per tenere a bada la bestia

:unsure:
detto così sembra che se non scrive quotidianamente violenta il primo passante per strada :blink:
 
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Leofe
view post Posted on 20/10/2009, 20:44




Dopo essere rimasta per settimane nell'ombra, sento di dover dire la mia. Cercando di non cacciarmi nei guai, come mi è successo da altre parti! -_-
Non credo che le affermazioni di questi scrittori, Ghirardi a parte, siano del tutto sballate. Io cerco sempre, e per questo è difficile concordare con me, di trovare un modo perché opinioni diverse possano trovare punti in comune. La verità sta nel mezzo è il mio motto.
In poche parole, la Strazzulla con quella frase parlava della parte impulsiva della scrittura. Esiste, ed è legata al così detto talento. Ma da sola quella parte non frutta, ci vuole l'esperienza teorica e poi quella pratica. Io posso dirlo perché ancora ora, dopo quasi 7 anni di prove, sto cercando di imparare a scrivere sul serio. Princess lo sa, vero? :D
G.L. d'Andrea dovrebbe essere meno contorto nell'esprimersi, comunque l'essenziale l'ho colto. Credo che fantasia e realtà debbano essere imparantate e completarsi a vicenda, come diceva anche Tolkien (il mio maestro ^_^ ), ma la fantasia deve nobilitare la realtà ampliandola. Esiste per questo, per creare nuovi mondi, nuove storie. Non si può appicicarle una tematica pescata tra quelle attuali e basta. Inoltre, tutte le storie insegnano e trasmettono qualcosa. Non c'è bisogno di infarcire le storie con morali forzate.
Ok, la smetto. Ora potete bannarmi se volete! :woot:
 
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laMari^^
view post Posted on 20/10/2009, 21:03




CITAZIONE
Marchesa, guardi, c’è un posto libero lì, a destra. Come, c’è un bambino sopra?

SPATACIACK!
CITAZIONE
Un linguaggio che sia il coniglio

*Renato il Patato di Corte alza il suo culotto dalla lettiera in broccato ed esce dalla sala, offeso dal paragone!*

La rassegna stampa è miiiticaaa! ** soprattutto il Ghiro che cerca di non dire che scrive fentasi solo perche sarebbero più facili! OO
 
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§Katerina§
view post Posted on 20/10/2009, 21:36




Ascolterei le interviste se non avessi sul letto la gatta che sonnecchia dopo l'operazione (oggi l'abbiamo fatta sterilizzare ç_ç) e che apre gli occhi se solo pigio i tasti troppo forte.

Sinceramente, come Leofe, ritengo che gli "autori" in questione abbiano colto solo parte di ciò che significa scrivere, e poco di quello che è scrivere per professione.
Do per scontato che ci sia una differenza perchè sono convinta che col solo talento si vada poco lontano, se non si lavora sodo per svilupparlo, e che i genii siano molto rari e in ogni caso il genio che è un grande senza sforzo è un'eccezione a livello spazio-temporale.

Ciò che dice la Strazzulla sull'impulsività dello scrivere per me è un discorso che riguarda l'ispirazione e la bozza.
L'idea per una storia può nascere, e/o nasce dall'impulso, dal un flash che può coglierti all'improvviso, ma riuscire a scriverla al meglio presuppone che lo scrittore abbia delle basi e che ci ragioni. Per non parlare della trama che sicuramente deve essere studiata a tavolino per evitarie fastidiose contraddizioni.

In sostanza, imho la scrittura a livello professionale non è dovuta ad impulso. L'ispirazione sì, la scrittura no.

Inoltre sono in totale disaccordo con "Chi scrive scrive per sé."
Se vuoi pubblicare, stai scrivendo anche per gli altri: se scrivi per te, quello che scrivi lo tieni per te.

CITAZIONE
Avrò visto troppi anime tamarri da piccolo, ma solo io a questo punto mi aspetto che dica “poteeere di Aldebaraaan!” e con un Raggio di Luce Candida e Forza Morale spazzi via l’evil overlord?

Stai insinuando che i giovani scrittori sono raccomandati come Pegasus? ("Miei cavalieri, avete rischiato la vita per me. Grazie Pegasus.") :rolleyes:

Cmq la mia impressione è che la Strazzulla si prenda troppo sul serio.

Riguardo al Ghirardi, imho non ha capito nulla di fantasy, altrimenti si sarebbe reso conto che essere originali e fantasiosi in un genere che tende a usare gli stessi clichè da cinquant'anni è tutto fuorchè semplice.
CITAZIONE
- Sì beh, anche se non scrive proprio fantasy è Stephen King, il mio scrittore preferito, per alcune parti del libro mi sono ispirato un po’ a lui.

Secondo me si riferisce alle scene di sesso... come scordare quella nelle fogne di It? (e nella parte in cui erano ancora bambini di massimo tredici anni, poi) XP

GL imho è troppo prolisso quando scrive, come se volesse sbattere in faccia al lettore la sua conoscenza di vocaboli tecnici e complessa costruzione dei periodi.
Inutilmente ricercato, tende ad aggrovigliare più che a spiegare.

Però la questione del fantastico per analizzare il reale e magari l'attuale mi interessa, e trovo che molte denigratori del genere, o chi lo ritiene un sottogenere per ragazzi, non si sia mai neanche posta il dubbio.
E' il solo modo in cui riesco a spiegarmi Mondo Disco nella sezione per l'infanzia.
 
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The Knight
view post Posted on 20/10/2009, 22:22




@ Galadriel: Ma Lady Maltras è stata fermata con una potente arma massonica che le ha fatto dimenticare la grammatica italiana! Lei, con grande sprezzo del pericolo, ha tentato lo stesso di pubblicare il suo romanzo-denuncia, ma sfortunatamente ne ha perso in credibilità.

@ Senny: La fatina ignuda è di rigore. Incredibilmente, l'unico fantasy senza ragazze mezze nude in copertina\nei quarti\sulla mappa uscito di recente è BRYAN. Abbastanza comico. GL è sempre un faro nell'oscurità: seguilo e ti schianti contro gli scogli.

@ Aealith: Per favore, impara un principio d'oro con questa gente:
Non.
Dargli.
Cattive.
Idee.
Oppure nel prossimo libro del ghiro ci sarà la scrittrice folle che se non produce un fantasy di 700 pagine al giorno inizia a violentare tutti quelli che le capitano a tiro.

@ Leofe: AL MOSTROSAURO! SUBITO!
Mi spiace, per farti bannare dovrai metterci ancora parecchio impegno ;-D. A dire la verità, noi di Palazzo siamo contenti se qualcuno ha opinioni contrarie alle nostre - dopotutto, anche il rettile deve mangiare! Comunque tranquilla, quali che siano i guai da altre parti, finché non insulti qualcuno o non inizi a spammare (nel qual caso vengo anche a cercarti con una mazza da baseball) qui puoi dire quello che vuoi - al peggio cortiliamo gli OT.

Dunque, una discussione sulle vette della retorica mi sembra un pò fuori luogo, non vorrei che risvegliassimo qualche istinto filosofico in Aealith e farlo diventare l'incredibile Filosofhulk con sette barbe strangolatrici. Però cercare i punti in comune fra due posizioni opposte, in genere, porta solo a distorcerle entrambe. Se io dico A e la Strazzulla dice B, magari abbiamo torto entrambi - ma allora esprimi una tua posizione C diversa dalle nostre, il che va benissimo, ovviamente, ma non può essere considerato una sintesi ;-D.

Riguardo al caso specifico: in un attacco di sfrenato ottimismo, potrei anche credere che la Strazzulla intenda quello che dici tu, e su cui sono assolutamente d'accordo, cioè che esiste una parte istintiva nella scrittura (l'idea iniziale della storia, secondo me, non può in nessuna misura essere razionalizzata, e non si può imparare ad averla). Il problema è che poco dopo - certa gente è appassionata nell'arte di scavarsi la fossa con le proprie mani - specifica: per lei questo significa eliminare ogni pianificazione, lasciare che la storia faccia da sé. Lei sostiene (spero che mi darai ragione se pensi ai momenti in cui parla della trama "che si sviluppa da sé") che la creazione di una storia è un fatto UNICAMENTE istintivo. E questo no, non mi va bene. Il perché si vede proprio nel suo libro: una storia mal pianificata, per buona che sia l'idea, diventa una massa di contraddizioni e incongruenze logiche di proporzioni epiche. La trama degli Eroi del Crepuscolo non ha senso, semplicemente. E non c'è da sorprendersi: tirando dei dadi con lettere sulle facce, una scritta si forma da sola. Ma pretendere che per puro caso sia dotata di significato è troppo ;-D.

Riguardo a GL: quella frase la citavo solo per la forma assurda, a dire la verità (ho qualcosa di personale contro le espressioni inutilmente involute :S), il significato non era nemmeno troppo bestiale. Però, già che ci siamo, parliamone ;-D. Secondo me, come hai detto tu, tutte le storie insegnano qualcosa, o meglio, tutte le BUONE storie insegnano qualcosa. NOn perché abbiano una morale dentro: semplicemente, perché una storia vivida crea una nuova realtà. Penso al secondo libro di Erikson, che tratta - fra le altre cose - di una guerra immensa e "sporchissima". L'autore non dice mai una volta "la guerra è brutta", né piega la trama per farlo capire. Racconta soltanto, e lo fa bene. Risultato: alla fine di quel libro si ha un sincero disgusto verso quella stessa guerra. Come ce l'avremmo se potessimo partecipare di persona a una battaglia vera. La narrativa non deve imitare la realtà: può crearne una di nuova, e che il lettore ne tragga le sue conclusioni. Interessante quello che diceva Tolkien - e dà la misura di quanto il poveretto si debba rivoltare nella tomba ogni volta che viene pubblicato un suo trucido imitatore :S.

Se hai altro da dire, penso che non ti mangerà nessuno - certo, mostrosauro a parte - e siamo contenti di sentire qualche opinione anche discordante ;-D.

@ Katerina: Ti lovvo mucho, concordo praticamente su tutto. Scena di sesso nelle fogne con tredicenne implicato? Sì, questo deve essere il maestro del ghiro, niente da fare :S. Come già detto, quella frase la riportavo solo per la forma agile e meravigliosa, il contenuto più che altro è banale - ma comunque, ricordiamo che al massimo la narrativa PUO' parlare della realtà (come fa sempre Pratchett, by the way, e spesso molto bene) ma certo non DEVE: può esserci un bellissimo libro il cui collegamento con i problemi del nostro mondo è zero assoluto. La bellezza di una storia è slegata dal suo eventuale significato. Ups, scusate se stasera sembro un libro di letteratura italiana con il mal di denti, ma ho appena finito skyland ed è stato un brutto colpo per la mia integrità psicologica :D.

Il Mondo Disco nella sezione infanzia è assurdo, comunque :S. A parte tutto, le sue storie sono molto complicate e il suo umorismo è pieno di riferimenti per niente semplici - vanno benissimo per ragazzi e adulti, ma i bambini semplicemente non le capiscono le sue storie, eccetto magari le prime :S! Diciamo che la dice lunga sull'opinione che ha la gente della narrativa di genere ;-D

 
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Aealith
view post Posted on 20/10/2009, 23:07




CITAZIONE (Leofe @ 20/10/2009, 21:44)
Dopo essere rimasta per settimane nell'ombra, sento di dover dire la mia. Cercando di non cacciarmi nei guai, come mi è successo da altre parti! -_-
Non credo che le affermazioni di questi scrittori, Ghirardi a parte, siano del tutto sballate. Io cerco sempre, e per questo è difficile concordare con me, di trovare un modo perché opinioni diverse possano trovare punti in comune. La verità sta nel mezzo è il mio motto.
In poche parole, la Strazzulla con quella frase parlava della parte impulsiva della scrittura. Esiste, ed è legata al così detto talento. Ma da sola quella parte non frutta, ci vuole l'esperienza teorica e poi quella pratica. Io posso dirlo perché ancora ora, dopo quasi 7 anni di prove, sto cercando di imparare a scrivere sul serio. Princess lo sa, vero? :D
G.L. d'Andrea dovrebbe essere meno contorto nell'esprimersi, comunque l'essenziale l'ho colto. Credo che fantasia e realtà debbano essere imparantate e completarsi a vicenda, come diceva anche Tolkien (il mio maestro ^_^ ), ma la fantasia deve nobilitare la realtà ampliandola. Esiste per questo, per creare nuovi mondi, nuove storie. Non si può appicicarle una tematica pescata tra quelle attuali e basta. Inoltre, tutte le storie insegnano e trasmettono qualcosa. Non c'è bisogno di infarcire le storie con morali forzate.
Ok, la smetto. Ora potete bannarmi se volete! :woot:

Siamo d'accordo che Ghirardi dica poco o nulla perciò depenniamolo senza sensi di colpa(sensi di che?:shifty:)
Strazzu: se scrivi per te, che ti venga dal cuore o da qualunque altra parte anatomica va benone. Conosco alcune persone che hanno un bisogno fisico di scrivere: vuoi per sfogarsi per piacere o qualunque altra ragione. Ma il principio smette di essere valido se scrivi per altri per professione.
La scrittura ha(è?) una tecnica: esistono norme generali e particolari per produrre un risultato efficace. Nulla ti vieta di muoverti ingenuamente: semplicemente il risultato non è da te controllabile. Per istinto puoi ottenere buoni risultati ma non hai alcun controllo su di essi.
Lo stesso dicasi per la musica: si può dire che "sia ciò che senti dentro di te" o cose simili ma fare musica devi conoscerne la struttura(armonia e teoria).
Se sai come scrivere puoi anche far a meno della punteggiatura e di altre inezie simili:
CITAZIONE
sotterranei sono un dedalo di budelli illuminati ogni venti trenta metri da tubi al neon polverosi appesi a lunghi fili elettrici sbrindellati che pendono dal soffitto di cemento grezzo del sotterraneo spaccato da fenditure profonde lunghe che non si vede la fine e in qualche punto si abbassa gonfiato verso il basso come spinto da un peso enorme che sopra lo schiaccia curvandolo sfondandolo e ogni quattro cinque metri puntelli di grosse travi lo sostengono il legno è marcio ammuffito il suolo è coperto da un sottile velo d'acqua marcia l'odore dolciastro e nauseante di carogna d'animale si mescola all'odore della muffa ogni tanto a una biforcazione o a un incrocio di due budelli ci sono piccoli mucchi di sabbia di cemento bagnati franati calpestati pale e altri attrezzi arrugginiti abbandonati l'aria è umida e dalla bocca escono piccole nuvole di vapore quando si respira quell'aria nauseante

lo scalpiccio disordinato del piccolo corteo muto si mescola al tintinnare continuo delle catene rimbomba quando si attraversano le passerelle di legno fradicio le ombre si allungano dietro i passi quando si avvicinano alle zone illuminate dai neon scompaiono e subito riappaiono davanti e si allungano i passi avanzano lenti facendo attenzione a dove si mettono i piedi e alle catene per non tirarle troppo davanti o dietro cercando di lasciare sempre la stessa distanza con chi sta davanti o con chi sta dietro facendo attenzione a non strisciare la spalla sulla parete viscida bagnata e evitare a sinistra le canne dei mitra puntati orizzontali mentre il piccolo corteo gira più volte a destra e a sinistra a sinistra e a destra fino a perdere del tutto l'orientamento

Questo è l'incipit degli Invisibili di Nanni Balestrini (sul suo sito ufficiale si possono leggere gran parte dei suoi libri). IMHO un libro ottimo e gran parte della sua bellezza deriva da come è scritto. Solo che per scrivere in questa maniera ci vuole metodo, e anche tanto.

Infine GL. L'impressione che ho avuto io più che contorto è quella del pallone gonfiato. Ha il brutto vizio di cercare frasi con parole più grosse possibili senza preoccuparsi che queste abbiano necessariamente un senso. Ci sono macroscopici esempi in Wunderkind: fiumi di parole usate per descrivere il nulla più totale,metafore al limite dell'assurdo svuotate dal senso(metafore che non rimandano a nulla). Leggendo i suoi commenti mi viene il vago dubbio che apra a caso il dizionario di filosofia. Credo che in questa baracca molti si ricordino la definizione di GL dei critici letterari: un frasone che citava la fenomenologia di Husserl(mi chiedo se lo abbia mai letto o se si sia limitato ai dati sulla wiki per comporre la sua chimera) più una serie di affermazioni il cui senso(?) rimaneva invariato se si giocava a togliere/spostare le parole . A memoria suonava così "il critico dev'essere un neo-fenomenologo che deve fare epoché sul libro e ampliare l'orizzonte degli eventi della letteratura" con scappellamento a sinistr... *ehm*
(commento maligno: seguendo le sue istruzioni il residuo fenomenico è che Wunderkind è una boiata pazzesca). L'impressione che ho avuto è che cerchi
di coprire il vuoto di contenuto(libro,affermazioni etc.) con parole discretamente grosse, in genere neanche troppo, non è difficile trovare testi molto più contorti, anche se piagati dal terribile difetto di voler affermare qualche cosa e non che non si perdono nella versione letteraria della gara "a chi l'ha più lungo".
Perciò visti i precedenti non do troppa attenzione al contenuto dei discorsi del Nostro :P
Queste discussioni (funzione del libro etc.)se svolte con metodo sono anche interessanti ma vengono dopo l'aver scritto qualcosa di decente. Mi casca tutto il cascabile quando questi scrittori posti di fronti alle inconsistenze logiche,orrori di scrittura,cadute di stile(posto che sia mai esistito) etc. delle loro creature anziché rispondere iniziano a parlare della funzione dell'attante.
E grazie questi scrittori non si può più descrivere allo stesso tempo dove si trova "tutto il mio cascabile" e la velocità a cui gira :P
edit:
CITAZIONE
@ Aealith: Per favore, impara un principio d'oro con questa gente:
Non.
Dargli.
Cattive.
Idee.
Oppure nel prossimo libro del ghiro ci sarà la scrittrice folle che se non produce un fantasy di 700 pagine al giorno inizia a violentare tutti quelli che le capitano a tiro.

:woot:
e se dicessi che la scrittrice potrebbe essere contagiosa (la malattia si diffonde tramite autografo sulla pelle) ed ha come omaggio(tanto è in sconto ormai) il vampirismo? :woot:
Ora possiamo essere quasi sicuri che qualcuno prenda veramente queste idee
CITAZIONE
Dunque, una discussione sulle vette della retorica mi sembra un pò fuori luogo, non vorrei che risvegliassimo qualche istinto filosofico in Aealith e farlo diventare l'incredibile Filosofhulk con sette barbe strangolatrici.

:ph34r: ops
 
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Tenger
view post Posted on 20/10/2009, 23:29




Commento per la prima volta su questo simpatico sito :)
Interessante rassegna. Come apprendista cantastorie adesso ho le idee molto più chiare :D
Sull'uscita della Strazzu, concordo nel dire che probabilmente parlava di ispirazione, non di scrittura vera e propria.
Per quanto riguarda lo svilupparsi della trama senza bisogno di scervellarsi e la stria che si fa da sola... hum, sì e no. Sì, nel senso che se hai scelto un certo personaggio in un certo contesto, devi lasciarlo agire secondo la sua logica (non la tua). Altrimenti si hanno sgradevoli incidenti ("ho no, X non può uccidere la moglie infedele, sarebbe da kattivi e X è un Buono!" Sì, ma se X vive in una società simil-Edo uccidere la moglie infedele è l'unico modo che ha per salvare l'onore e l'avvenire dei figli, quindi agli occhi di tutti è un campione di generosità e comprensione U_U), quindi in un certo senso la trama "si fa" da sola.
No perché bisogna effettivamente scervelarsi! Scervellarsi per creare un backgroud decente, per mettersi nei panni del personaggio, per immginare le conseguenze più logiche ai suoi atti e soprattutto per raccontare il tutto in modo decente.

CITAZIONE
- E poi prendere qualcosa su cui scrivere, se un foglio, oppure un bloc notes, oppure un computer, e buttare giù un abbozzo di trama...

Wow, si va nello specialistico qui!
Ma la Maltras non elargisce nessun consiglio?

Domanda OT: recensite solo italiani? Perché se siete francofoni esiste Le Crépuscule des Elfes , una vera chicca, con tanto di elfe blu in cotta di maglia scosciata senza nulla sotto.
 
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:: Kaname Chidori ::
view post Posted on 20/10/2009, 23:53




Scusate se mi soffermo su questo passaggio:

CITAZIONE
Di essere anfibi. Literary Fiction con incursioni del genere. Un linguaggio che sia il coniglio: lo psicopompo per eccellenza. Sotto terra, sopra la terra. Inafferrabile (viscido come un rospo..). E se per caso ti viene in mente che sia il rospo che il coniglio sono due simboli potentemente psichedelici (guarda un po’ l’etimologia che strani scherzi che fa...)

prego notare le parole che ho messo in grassetto e chiedo gentilmente se qualcuno può rispondere a questi miei dubbi esistenziali:
* Il coniglio è un anfibio? (da quando?)
* Il coniglio è psichedelico? (mai leccato o fumato un coniglio?)
* Che c'entra tutto questo con l'etimologia? (in greco antico "coniglio" voleva dire "psichedelico"?)
* Da che pusher si rifornisce D'Andrea? ò_ò

Detto ciò... tralascio di commentare i due poveri figlioli minorenni che hanno ancora molto da imparare dalla vita, a parte la questione S.King - scene di sesso che quoto pienamente perchè ho pensato la stessa identica cosa quando l'ho letto X°DDDD

Ma più che altro non sopporto quel modo di esprimersi a paroloni complicati, ok che sei creativo, ok che sei akkulturato, ma lo scopo primario della comunicazione è FARSI CAPIRE e non "sparare paroloni alla ca**o per impressionare il prossimo."
E aggiungo signor d'Andrea, non si preoccupi se ha parlato troppo difficile che abbiamo capito tutti quello che intendeva dire... e sinceramente era meglio se non lo capivamo <.<

PS. non è che si può avere il link di tutto l'intervento completo? :D o sono io che non l'ho visto XD
 
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The Knight
view post Posted on 21/10/2009, 13:28




@ Aealith: Appunto. Questo punto cercavo di evitarlo, ma è difficile non pensare "da che pulpito". La Strazzulla che mi parla della profondità folgorante dei personaggi o dell'importanza del relativismo etico (sembra che l'abbia scoperto lei, se leggete il suo blog :S) è assurda, come se il Ghiro ci parlasse dell'importanza di dare al MOIGE un ruolo centrale nella nostra società o Princess esaltasse la bontà dello stufato di coniglio.

GL si nasconde dietro i paroloni come si nasconde dietro qualsiasi cosa gli capiti a tiro - nomi, minacce di denuncia, frasi prive di significato. Tutto questo perché il lettore non si faccia domande pericolose, del tipo "ma che senso ha questa scena?" o "ma nella millennaria storia della letteratura si è mai vista una metafora più brutta di questa?", il che capita circa 400 volte al capitolo leggendo Wunderkind.

Tenger: Come? Il nostro sito è SOLO simpatico? Scintilla come una cosa scintillante, direi ;-D! Benvenuta anche a te, comunque.

Quello che dici è corretto (e ad alcuni di loro andrebbe tatuato - Lisbeth Salander docet!), i personaggi devono seguire la loro logica, e in questo senso la storia deve svilupparsi da sé. Il problema è che loro intendono, come si vede chiaramente dai loro libri, TOTALE ASSENZA DI PIANIFICAZIONE. Quanto alla scena con X BBBuono, goditi la recensione futura della Strazzulla: siamo in quella zona, con scene del tutto serie :P!

Sui fantasy stranieri: Il Palazzo è magnanimo anche verso i popoli inferiori che vivono al di fuori della nostra terra di poeti, navigatori, santi, evasori fiscali, mafiosi e vescovi. Almeno in teoria. Il fatto è che recensire libri italiani è più divertente, perché quando quotiamo qualcosa non c'è il rischio di "lost in translation", e poi ci sono migliori probabilità di acchiappare l'autore. Per ora l'unica recensione prevista ad autore straniero è "Marked", giusto per scagliare la nostra pietra contro la letteratura neovampirica. Comunque io il francese lo leggo, se mi capita sotto mano quel libro me lo leggerò almeno per farmi quattro risate ;-D.

la Maltras? Almeno una carità ce la fa: non fa molta presenza su internet, o almeno usa un nickname non identificabile :D. Semmai, probabilmente potevo trovare qualche perla by Troisi, ma di lei si parla così tanto ed è un soggetto così triste che sinceramente ho la nausea.

@ Kaname: Ma certo, lo psiconiglio anfibio deriva dalla parola greca per "scribacchino".
Il link dell'intervento completo? Che mona, non ci ho pensato :S. Vado subito a rimediare, ciao!

Ciao a tutti!



 
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Galadriel93
view post Posted on 21/10/2009, 13:31




@Tenger
CITAZIONE
Ma la Maltras non elargisce nessun consiglio?

No, e data la situazione si può prenderla come esempio per gli altri: almeno sa (credo) di non essere perfetta e non va in giro a dare "consigli" inutili o criptici...
 
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139 replies since 20/10/2009, 17:22   3,120 views
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